L’edizione italiana della rivista Forbes, uno dei magazine più famosi al mondo, premia la produzione vitivinicola della Puglia.
Sono tre le cantine pugliesi premiate tra le 31 etichette inserite nella speciale classifica delle “100 eccellenze italiane 2022”: Cantine Cantele di Guagnano ( Le ), la Casa vinicola Coppi di Turi e le Tenute Chiaromonte di Acquaviva delle Fonti.
Oramai i vini pugliesi sono conosciuti in tutti il mondo e le esportazioni sono cresciute nel 2021 di un ottimo 15,3% conquistando nuovi mercati.
Il Presidente della Regione Puglia ha commentato così: «E’ una notizia che mi rende particolarmente orgoglioso perché conferma, ancora una volta, la qualità straordinaria delle nostre produzioni vitivinicole. Il novero tra le 100 eccellenze italiane è l’ennesima attestazione del riconoscimento globale per i vini pugliesi e, in particolare, per il Primitivo e il Negroamaro: un binomio ormai noto a livello mondiale che traina anche l’appeal turistico del tacco d’Italia. Il mio ringraziamento va naturalmente ai produttori, alla loro passione e dedizione nel rendere i nostri prodotti eccellenti. Come anche alla loro lungimiranza nel sapere investire in innovazione mantenendo comunque intatta la tradizione, il sapore e la qualità dei nostri vitigni autoctoni, ricchezza inestimabile e volàno di crescita del sistema Puglia».
L’assessore Donato Pentassuglia, che regge la delega all’Agricoltura in regione, si esprime invece con questa nota: «La Puglia ha scalato negli ultimi anni le classifiche mondiali in termini di qualità, quantità e ricchezza delle produzioni. Questo grazie a un territorio, la Puglia, generoso, ricco per la sua biodiversità e per la straordinaria capacità imprenditoriale dei nostri produttori».
Come se non bastasse, da poche settimane, il Primitivo di Manduria Es 2019 di Gianfranco Fino si è aggiudicato il titolo del migliore vino rosso d’Italia.
Sono lontani i tempi in cui il vino pugliese veniva esportato per la sua alta gradazione alcolica che serviva per dare corpo a vini, per così dire, debolucci.